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- Anno di pubblicazione
- 2025
- Pagine
- 248 p.
- Codice ISBN
- 9788867583539
Nel marzo del 1915 Matteotti è tra i pochissimi che sappia dire no all'inutile strage della Grande Guerra, prevedendo lucidamente di cosa si tratterà: di un immane mattatoio. Queste le sue amarissime, penetranti parole sull'ubriacatura interventista con cui l'Italia corre a sacrificare la sua gioventù: «Cioè doveva cominciare così: la povera bestia doveva andare al mattatoio gridando gioiosa, le bandierine multicolori infisse sul capo, e i battimani sollazzevoli della studentaglia in calzoni semicorti». Con sobrio sdegno, Matteotti rigetta la retorica patriottica che dilagava anche a sinistra. In nome di un'idea altissima di umanità senza confini nazionali e di giustizia sociale come unica bussola, egli contesta frontalmente l'intoccabile, sacra e mendacissima parola, "patria": «Per noi, patria ha esclusivamente significato se equivalga a libertà, ad autonomia di un popolo che vuole dettarsi proprie leggi. Perciò ci è indifferente se vuol dire semplicemente sostituire un padrone a un altro eguale per la classe lavoratrice [...] non esiste per noi una sola patria, come sembra a voi, ma noi siamo per la libertà di tutte le patrie, a cominciare da quelle che noi abbiamo violate: la Tripolitania e la Cirenaica». Prefazione di Tommaso Montanari.
- Titolo
-
CONTRO LA GUERRA, CONTRO LA VIOLENZA
- Autore
- Editore
- Collana
- di pubblicazione
-
2025
- ISBN
-
9788867583539
- Pagine
-
248 p.
- Volumi
-
1